L'IDEA IN UNA MASCHERINA...

L’idea in una mascherina
Sentito al telegiornale il problema dello smaltimento delle mascherine di protezione e che la gente comune, in alcuni casi le getta a terra, mi sono attivato per cercare dei metodi per trasformare un problema in una risorsa. 
Come tecnico da anni mi occupo di pirolisi e mi sono chiesto se e come estrarre carbone per mezzo di carbonizzazione del TNT (tessuto non tessuto) e comunque dal materiale di cui sono composte le mascherine di protezione facciale così come i DM oppure i DPI.
Da qui una ricerca di cosa il mercato già ha e l’idea di creare un modello di utilità da cose che già esistono ma nessuno ha ancora “messo” assieme.
Carbonizzare le mascherine...
In pratica trattasi di raccogliere presso gli ospedali, le farmacie, le pubbliche piazze ma anche aziende in generale i materiali di cui sopra dando in cambio materiale nuovo ad un prezzo di vantaggio; una volta raccolto, stoccato e sterilizzato, carbonizzarlo. 
La carbonizzazione già esiste e non serve inventare nulla, trattasi di una combustione ecocompatibile attraverso la quale ottenere un nuovo materiale destinato a usi differenti e non inquinante. 
Trattasi in poche parole di una carbonizzazione idrotermale svolta a bassa temperatura e con la presenza concomitante di pressione e di acqua (HTC); un forno a temperature variabili tra i 160°C e 250 °C che nella condensazione dei fumi, con l’aiuto della pressione e dell’acqua “cattura” il carbonio contenuto nell’acetato di cellulosa.
La tecnica è simile alla pirolisi che funziona a temperature molto più elevate e gassificando ha una risultante carboniosa: se lo si fa, con poco ossigeno, sarà un carbone simile a quello che si ottiene dalla legna.
Alcuni dati di interesse:
-	peso di una mascherina dipo Ffp2 Kn95 					= 5 g
-	percentuale di carbonio estraibile 						= 20%
n.b. la cellulosa componente il TNT arriva fino al 90% di cui il 44% è carbonio
-	stima tonnellate mascherine da smaltire in italia 2020  			= 440.000 ton
-	valore di mercato carbonio ad uso sanitario					= 650 €/ton
Nell’ipotesi di recuperare anche solo il 10% dell’ipotetico materiale in smaltimento su solo 10 dei 27 paesi europei e utilizzando i dati di cui sopra proporzionando i consumi dell’europa all’italia si otterrebbe il risultato di seguito elencato, particolarmente cautelativo:
	440000 t x 10 (stati) x 20% x 10 % x 650 € = 57.200.000 €
		
Se a questo si aggiunge la conseguente necessità del mercato di nuove mascherine potrebbe essere un sistema autofinanziante, visto che per i prossimi 12/24 mesi molti la indosseranno ancora.......